mercoledì 26 maggio 2010

Angeli nudi

Il testo che segue (non scritto da me) vuol scolpire chiaramente nella testa di chi legge la crudeltà abominaevole verso i nostri fratelli Animali.


Un pensiero agghiacciante mi scuote al vederti arrivare,
ho tristezza negli occhi, quella tristezza di chi non ha vissuto.
Come sono lunghe le giornate in questa stretta gabbia,
dove il vento non da scampo, ed il freddo è insopportabile.
Tremante e rassegnato aspetto la sorte. 


Amico mio, tu che mi afferri con presa disumana,
che mi stramazzi a terra senza pietà,
che mi sali a piedi giunti sul mio fragile capo,
incurante delle mie sofferenze, dei miei lamenti,
tu che mi tagli subito le zampe perché non vuoi aspettare,
che mi strappi con inaudita violenza la mia calda pelliccia,
anche se mi vedi che sono ancora in vita
e riesci a sentire l'atroce dolore che ciò mi comporta,
dico a te, dammi almeno il tempo di morire in pace. 


Ora che mia hai spogliato di tutto,
anche della dignità che ogni essere vivente merita,
mi lanci via come immondizia perché non ti servo più. 

Ormai nudo sento freddo, sento tanto freddo,
alzo il capo stanco e sanguinante
per vedere l'ultima volta quanto è bello il mondo.
Un pensiero mi angoscia, forse è colpa mia?
Il cielo si tinge di rosso, è il colore del sangue che mi copre gli occhi,
la paura mi terrorizza, tremo, non posso più sottrarmi.

Mamma, mamma, com'è lunga questa morte,
i pensieri si confondono.
Mamma come mai è tutto buio?
E' la vita che finisce?
Che strana sensazione, non sento più il dolore,
sento solo una gelida atmosfera di morte
che mi trapassa la nuda pelle come lame taglienti.
Mamma perfino i loro occhi non vogliono guardare,
perché sanno che insieme con noi muore anche l'amore.

Non vi disturberò più,
non cercherò più quel piccolo spazio che occupavo,
spero solo che l'amore infinito che ho nell'anima, raggiunga i vostri cuori.
Me ne vado lontano, in solitudine, dove nessuno sa,
con atroce sofferenza che vi lascio un po' di me stesso,
così che quando sarete voi ad avere freddo, possiate riscaldarvi.

Dentro quest'anima che strappi via,
che non ha saputo cosa sia la libertà,
non vi è neanche la ragione per cui muoio.
Vorrei che il sorgere del sole
ci trovasse ancora insieme amico mio,
ma ormai ho capito, ho creduto nella bugia degli uomini.

Dietro di me resta soltanto quella vita
che non mi è stata concessa di vivere e indifferenza.
Spero almeno che la mia nuda immagine,
persa nei vostri increduli occhi, serva a chi verrà dopo di me.
So che non volete vedere, che non volete sentire,
io purtroppo lo devo vivere, e non posso decidere se lo voglio o no.
Il capo gira più volte su se stesso,
fino a lasciarsi andare indietro un'ultima volta,
il tonfo esanime della mia testa rompe il surreale silenzio,
è la vita che non può più proseguire con me,
ma tanto è una vita da dimenticare, più per voi che per me,
e così la mia anima se ne và, verso l'eternità.

Anonimo



Leonardo Da Vinci:

"Verrà un giorno nel quale
gli uomini giudicheranno
dell'uccisione di un animale
nello stesso modo che essi giudicano
oggi quella di un uomo"

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