martedì 19 giugno 2012

Tu cosa vedi?




“Tu cosa vedi?...
... Sono pochi coloro che, nonostante tutto, sanno ancora amare, sognare e vivere in maniera vera, libera e autentica...
Pochi dunque quelli che ricevono l’affetto e l’Amore che dovrebbe riempire il loro essere...
Io sono tra coloro che vivono soffocando nella mancanza di Amore nobile, tra coloro che vorrebbero che questa forza fosse presente in noi e intorno a noi come aria, risuonando con la soavità di una campana eolica...
Però dimmi grazioso fiore... Tu cosa vedi? Credi che avrò mai la fortuna di trovare Gioia, Pace, Armonia... Amore?”

L’espressione del suo volto era una mezza via tra quella di una supplica disperata e quella di una spenta rassegnazione, di chi non ha più nulla da sperare...
Ma il viso della persona incantevole che aveva di fronte si illuminò in un sorriso che sciolse ogni gelo dell’animo e dissolse ogni pensiero...
Il ragazzo rimase sbalordito dalla radiosità proveniente da quel viso, da quel sorriso... dalla radiosità che stava invadendo il suo essere...
Fu in quegli interminabili istanti che, da un momento all’altro, si ritrovò improvvisamente a sorridere in lacrime.

Al riconoscimento dell’avvenimento qualcosa scattò in lui... qualcosa che catapultò il suo spirito tra i variopinti bagliori della meraviglia estatica...

Direzionò lo sguardò strabiliato e il suo luminoso sorriso alla persona di fronte a lui; volle dire qualcosa, forse ringraziare...  ma colui, o colei, che gli stava davanti, permanendo nel suo divino sorriso, disse solo: 

“Questo è quello che vedo”

martedì 15 maggio 2012

Il canto del vento


     Il canto del vento si faceva intenso... accarezzava la sua pelle bianco-neve e scuoteva i capelli neri... i mulinelli dei Folletti tutt'intorno sollevavano il primo fogliame autunnale, e nella luce del sole pomeridiano i piccoli gorghi colorati si accendevano come aeree torce fatate, tra vermigli, arancioni, gialli e bordeaux...
E quando tra l'erba smeraldina e le fronde fruscianti, tra le nebbie a nord e le nubi veloci echeggiarono nell'aria  risate argentine, egli si unì a quelle risa selvagge e gioiose...
Levò in alto le braccia e il suo corpo si trasformò... Le sue vesti a terra lasciarono il posto a una specie di fumana, quasi un fluido vorticante che prese a condensarsi in un qualcosa di ben più minuto...
Piume nere con alcuni riflessi blu e verdi, occhi scaltri; il Corvo Imperiale cantò in maniera particolarmente poderosa per un comune individuo di quella specie...
Spiccò il volo e nel cielo terso d'Irlanda, sopra immensi prati, laghi e boschi nuotò nel blu e tra le nubi veloci fino a quando si posò nel ramo di un nocciolo accanto ad un vecchio cottage...


... “Sai ragazzo, essenzialmente, non si tratta di graziose creaturine vittoriane, ne di chissà quali proiezioni mentali, di preconcetti o stati animici e immaginazioni, o spiritelli impulsivi senza intelligenza, angeli caduti, Dèi rimpiccioliti, morti non battezzati e fesserie varie...”, disse l’anziano uomo al suo ospite, nel vecchio cottage irlandese in cui si trovavano, mentre questi sfogliava un libro sul folklore irlandese e britannico; e riprese:

“Si tratta di Gente Nobile, Aristocrazia, Bellezza spesso fatale, grazia, potere, fascino, grande conoscenza, poesia... Eredi degli Dèi.
E’ un Popolo Magico e la Magia è un meraviglioso mistero e aroma vitale che né voglio né posso descrivere in parole. Per questo ti posso solo dire che essi sono una razza intermedia tra noi e gli Dèi, ovvero che hanno una realtà sia fisica che non fisica, ma hanno una loro forma, un corpo, un’identità certo ben più chiara della nostra... Bah! Vedi?! Rimango dell’opinione che è meglio non parlare troppo di queste cose!  
In quest’isola, da qualche parte, c’è ancora traccia di un Mondo Incantato che persiste... Ma è un mondo tra i mondi.. ce ne sono altri di differente consistenza e caratteristica... alcuni molto “rarefatti”... Attento quindi ai tuoi pellegrinaggi.”

S’accinsero dunque ad incamminarsi verso la cittadina quando, dopo una mezz’ora, scorsero un gruppo di persone vocianti. 
L’anziano commentò:

“Quelle persone vanno al circolo di pietre con la testa piena di preconcetti, una gran presunzione e la sola base di libri, tanti o pochi che siano, giusti o errati...
Oh, se sapessero da dove giunse la Conoscenza dei Druidi... Se avessero visto anche solo alcuni attimi certe radiosità non starebbero certo là con i loro mantelli, trucchi, piercing e tatuaggi, chiamandosi con nomi mitici e leggendari gonfiandosi nei loro personalismi...”

L’espressione severa dell’anziano uomo si posò sul ragazzo, e in alcuni attimi si fece strada un sorriso e poi una risata che fece vibrare di una strana luce i limpidi occhi verdi:

“Ha ha ha! Che trovino pace e chiarezza anche loro e che stiano bene!  Andiamo ragazzo, oggi c’è un mercatino che non ti puoi perdere!”



       Nella quiete ventosa e soleggiata di quella domenica mattina d'autunno, il ragazzo, camminando accanto all’anziano, vide con la coda dell’occhio un luccichio agitarsi tra le pieghe dei vestiti colorati dell’uomo. Con estrema discrezione tentò di dirigere lo sguardo in quel punto. Nel momento che il pendente guizzò fuori nuovamente, il ragazzo notò che trattava di un Triskele, ma non appena lo stupore e l’emozione gli si stavano affacciando nel viso fu trapassato da un’altra, sgomenta sensazione: era un'illusione o per uno o due secondi il volto dell’uomo era improvvisamente diventato giovane? Un volto fiero, con un che di femmineo ed una chiara emanazione di grande forza.
Tuttavia fu un momento, lo strano anziano ancora era quello di sempre...

mercoledì 2 maggio 2012

La Bianca Tempesta degli Dèi

 

Visione avuta grazie alla pratica Sciamanica:

L'Europa è molto vicina al riappropriarsi del suo vecchio timone... Il Gran Risorgimento è stato concepito nel XIX secolo ed è stato partorito nel corso degli ultimi 20 anni... ora sta crescendo, come un robusto Guerriero, il Guerriero dell'Acquario, con la Fenice nel petto.
Accompagnato dal canto della Pietra del Destino, nutrito dal Calderone dell'Abbondanza e maneggiando la Spada della Luce, questo "Guerriero", dopo esser maturato, si scaglierà, con il sorriso degli Dèi, sul pattume del mondo, e sarà un'esplosione cosmica...

Nello sbaragliamento generale dilagherà l'"incredibile" e l'"assurdo".
Il Signore del Fuoco Oscuro ruggirà contro gli Dèi e si smembrerà in un miasma micidiale per affettare la Terra in ogni anfratto e a livello più che mai capillare per dominare ogni cosa; "essere" in ogni cosa e mantenere il controllo assoluto.
Ma il Sorgere della Nuova Alba e il ritorno degli Splendenti saranno innarrestabili.
E tra le lacrime disperate di coloro che persero la Fiducia e di coloro che sempre l'ebbero, la Bianca Tempesta degli Dèi si abbatterrà, con un immenso turbinare di venti opalescenti, sul miasma nefasto.. disintegrandolo tra le grida e gli striduli dei signori del Sudario del Nulla, i quali, nei loro ultimi istanti, si dissolveranno, accecati dalla Luce multicolore, accennando però... un sorriso...
Il conflitto avrà dunque termine quando sulla Terra, come un immenso fulmine, la Lancia della Vittoria verrà scagliata.
Tutto sarà attraversato dall'elettrica energia di tale saetta a cui nulla può resistere e nel Silenzio sarà tutto immobile, paralizzato, sospeso...
Allora, come un'alito divino, giungerà una nuova e davvero rinnovata coscienza, il Nuovo Inizio si respirerà nell'aria..

 Molti faranno un profondo sospiro e diranno: "Ahh... Finalmente... ci siamo!"

mercoledì 16 novembre 2011

La Fenice dell'Acquario e l'Isola del Destino



In quest'epoca di cambiamento e tumulti varie persone e correnti di pensiero discorrono sull'approssimarsi dell'Età dell'Acquario, che dovrebbe comportare forte cambiamento nel piano sottile, il quale si ripercuoterebbe anche nella qualità dell'esistenza terrestre, migliorandola e permettendo di creare nel pianeta un'esistenza via via più armonica.

Nel nostro pianeta i luoghi più “tranquilli” e magici, carichi di energie naturali, ospitano delle energie che molto probabilmente li renderanno degli “eletti”, nel ruolo di veri e propri centri spirituali che avranno il compito di irradiare nei luoghi attorno a loro la luce del Nuovo Paradigma.

Nel caso dell'Europa la terra che svolgerà tale funzione potrebbe essere l'Isola del Destino: l'Irlanda.

Questa terra, i cui antichi nomi gaelici sono Ériu, Bamba e Fotla (corrispondenti a tre regine, o emanazioni di Dana, Dea Madre) è sempre stata considerata un luogo intriso di magia e spiritualità. La sue tradizioni sono ricche di mitologia e leggende piene di divinità, spiriti ed esseri fatati che il Cristianesimo non è riuscito ad estirpare ma solo, in certi casi, ad “assorbere” e reinterpretare.

Nonostante i tumulti umani (politici e religiosi) che ha l’Isola ha vissuto in particolare dopo la conversione al Cristianesimo attuata da San Patrizio - compreso il disboscamento (era chiamata anche “Isola dei Boschi” per esser stata una grande foresta tre volte nella storia conosciuta) - non ha mai cessato di essere un luogo enormemente affascinante che ha sempre prodotto leggende ed ispirato poeti, mistici, sensitivi, esoterici e cantori.
Nondimeno le testimonianze, anche recenti, sull'esistenza del “Piccolo Popolo” e sull'“Aristocrazia” elfica, accostate con la ancora continuata prassi di offrire un piattino di latte alla “Buona Gente”, continuano a rendere il luogo meravigliosamente misterioso e bizzarro.

Bisogna però precisare che tali cose accadono nei luoghi più naturali, sperduti e tranquilli dell'Isola, ed ovviamente ad un certo tipo di persone, con una certa sensibilità, le quali, per continuare ad esistere anche in futuro, dovranno essere aiutate dall'avvento di una Nuova Era che le preservi e le favorisca.
In caso contrario il genere umano potrebbe forse decadere tanto da arrivare persino a non sospettare più nemmeno l'esistenza di certe realtà, fagocitato dal Nulla imperante come già a moltissimi è accaduto e continua ad accadere.
Ma potrebbe invece essere che proprio nei prossimi tempi le cose che sono ora verranno scosse sempre più a fondo e trasformate secondo un nuovo schema. E ciò è oggetto di questo scritto legato all'arrivo della Nuova Era nel contesto europeo.

***

Nel periodo del “Rinascimento Gaelico”, avvenuto nel XIX°, XX° secolo, Annie Besant, presidentessa della Società Teosofica di Adyar, in India, profetizzò che l'Irlanda tornerà ad essere l'“Isola dei Santi”, ovvero un potente centro spirituale, perché «ciò che l'India è per l'Asia, l'Irlanda è per l'Europa» (curiosamente le due bandiere hanno gli stessi, identici tre colori...).

In connessione a quanto detto, ci spostiamo ora in Britannia, e più precisamente nel luogo che è (o che fu) sede terrena della magica e leggendaria Isola di Avalon: Glastonbury.

In tale luogo, già accennato in scritti precedenti, particolare rilevanza ha il Tor, il monticello sacro che in epoche andate fu frequentato come un grande tempio naturale, luogo di iniziazione e portale d'accesso ad altre realtà.



Nel Tor si erge l'ultimo resto di un vecchissima costruzione cristiana: la torre di san Michele, nella quale c'è una raffigurazione in cui si vede un angelo che pesa un'anima sulla bilancia del giudizio. Ma in corrispondenza della bilancia, dall'altro lato, c'è una raffigurazione di Santa Brigida che munge la sua mucca, simbolo assai materno. Infatti Brigida non è altro che un ennesimo tentativo Cristiano di sovrapposizione, in quanto Brigit è in realtà un'antica Dea celtica irlandese, emanazione della Grande Dea.
Ciò, dunque, suggerisce il legame di Glastonbury, Avalon, con l'Irlanda...
Infatti, Glastonbury viene chiamata anche “piccola Irlanda” per via della particolare affluenza di irlandesi sul luogo, dovuta appunto alla presenza di Brigida/Brigit.

Ma perché stiamo parlando di Glastonbury?
Perché tale luogo potrebbe racchiudere una profezia geomantica.
Bene, continuiamo dunque procedendo con calma.

Riguardo ad una fonte relativamente recente, riporto una citazione dal libro “Avalon – I Sacri Misteri di Artù e Glastonbury”, di Nicholas R. Mann: «Negli anni '30, una nota psicometrista, Olive Pixley, e lo scrittore John Foster Forbes visitarono il Tor. La signora Pixley descrisse un rituale di un passato remoto in cui vedeva una schiera di persone che si raccoglievano prima dell'alba per salire sul Tor. Era una celebrazione: si udivano tamburi, canti e nenie mescolati ai pianti dei bambini e ai latrati dei cani. Sulla cresta del Tor si trovava un cerchio di pietra. Mentre la gente saliva sulle terrazze, i loro suoni e movimenti creavano una traccia di “energia eterica” a forma di serpente, che andava illuminandosi man mano si avvicinava alla cima. Al levarsi del sole, la spirale-serpente di energia si fuse con la luce del sole grazie alla catalizzazione del cerchio di pietra. L'energia risultante si incanalò in un raggio diretto all'esterno, che attraversò gli “allineamenti” presenti nel territorio, a beneficio dei regni delle piante e delle farfalle. La chiave del rituale, pensò la signora Pixley, era la vibrazione di suono e luce. Gli antichi, usando tradizioni risalenti ad Atlantide, convogliavano questa energia in luoghi adatti, come il Tor, per rafforzare la vita.
      Nel 1945 John Foster Forbes visitò nuovamente il Tor in compagnia di un'altra psicometrista, Iris Campbell, la quale ebbe la visione di una danza rituale che si muoveva “come il sole” su e giù dal “sentiero a spirale” del Tor. Il vortice di energia così prodotto creava una volta eterica di una “sostanza vitrea”, attraverso la quale le forze rigenerative potevano essere inviate, in questo caso, a tutti i fiori e gli uccelli viventi.
[…] Si dice che lassù i monaci tibetani levitino e i sensitivi sono all'opera per scoprire le chiavi tonali che entrano in risonanza con il Tor e consentono di accedere alle città cristalline sottostanti!»

Sul luogo son state fatte varie affermazioni, come il fatto che sia una collina fatata; un luogo di guarigione, «un luogo dove compiere i riti del trapasso, un centro di potere globale, il centro di una linea di forza, un portale galattico, il chakra centrale del pianeta...»; «Lo stesso paesaggio aiutava a foggiare la natura della conoscenza» (1).
Vorrei infatti precisare che secondo i Celti spiritualità e paesaggio erano una cosa sola, non si potevano separare: il paesaggio, con la sua conformazione e le sue caratteristiche è la manifestazione della spiritualità e delle energie del luogo.
Possiamo dunque utilizzare quanto appena detto come premessa e chiave per trattare quanto segue.

Nel sedicesimo secolo John Dee, astrologo e matematico a servizio di Elisabetta I, oltre all'aver affermato di aver trovato le “polveri alchemiche” rosse e bianche (colori eternamente presenti nella Tradizione Avaloniana) di San Dustan, il quale scrisse un trattato alchemico intitolato The Philosopher's Stone, si espresse anche con frasi che furono sempre difficili da comprendere, o da riscontrare, fino alla scoperta dello zodiaco di Glastonbury.



Si tratta di una scoperta che conferma ciò di cui parlava Dee nei suoi appunti, ovvero del “segreto di Merlino”. Una parte dello scritto dice: «Le stelle che coincidono con i loro riflessi sulla terra galleggiano nel medesimo sentiero celeste del sole, della luna e dei pianeti [...]» (2), parole che per secoli rimasero enigmatiche.
Nel 1929 Kathryn Maltwood, un’artista, pubblicò la sua opera  A Guide to Glastonbury ‘s Temple of Stars.
Ella studiava le leggende arturiane e un giorno fu colta da un’improvvisa ispirazione: perché non interpretare letteralmente i viaggi dei cavalieri?
Supponendo che davvero Cadbury si trattasse della leggendaria Camelot, la donna ripercorse alla lettera i percorsi narrati nelle leggende. Sempre dal libro di R. Mann: «Se una leggenda descriveva un viaggio di un giorno a cavallo verso Ovest, quello sarebbe stato il suo viaggio» (3).

Così facendo, assieme a ottime cartine dell’Ordnance Survey e all’aiuto di diapositive aereopanoramiche, poté svelare un’incredibile schema presente sulla terra, fatto di figure straordinarie, nel vero senso del termine.
Tale schema fu descritto come una replica dei segni zodiacali del cielo.



Infatti lo zodiaco terrestre è il prodotto della combinazione di elementi naturali e artificiali (anche dell’epoca neolitica) del luogo: fiumi, colline, ruscelli, perimetri combinati a recinti, strade, cumuli, argini ecc.

Vari “Templi delle Stelle” sono stati individuati in Britannia in seguito  a quello di Glastonbury... Ma concentriamoci su questo in particolare per seguire con il tema trattato e per rendere il mio schema riflessivo più chiaro.

I segni presenti a Glastonbury non sono tutti fedeli alla rappresentazione classica. Infatti la Bilancia diventa una colomba  - comunque simbolo presente in uno dei vari associati al segno, considerandola con un significato di pace e aereo come il segno stesso - , il Cancro diventa una nave – che si potrebbe interpretare come un’evoluzione del segno, da afflitto a evoluto (per utilizzare i termini dell’astrologia esoterica), da chiuso in sé stesso a poderoso solcatore dei mari -, il Capricorno, il segno più complesso dello zodiaco, diventa un unicorno .
Da notare che in Astrologia Esoterica è presente la stessa trasformazione: una volta che il nativo in Capricorno è vicino alla realizzazione spirituale simbolicamente si trasforma in Unicorno. Sarebbe l’Iniziato trionfante il quale maneggia i poteri del terzo Occhio che si concentrerebbero a spirale nel centro tra le sopracciglia, almeno secondo le parole di Douglas Baker.
Ma, e qui torniamo completamente in tema, è  l’Acquario il segno che mi colpisce più che ogni altro in questo caso... Infatti l’Acquario è formato dalle colline e dai confini naturali dell’Isola di Avalon stessa e questa volta è rappresentato dal segno della Fenice, la “Fenice dell’Acquario”, come la chiamò la Maltwood.
In ciò vedo molte connessioni. La Fenice, che rinasce dalle sue stesse ceneri, è un simbolo potente di Rinnovamento, su tutti i piani. Accostata con l’Acquario trova infatti una simbiosi di significato. E’ ben chiaro infatti come l’Acquario, anche secondo l’Astrologia Esoterica, sia connesso, almeno di questi tempi, con l’arrivo di un nuovo ciclo, di un nuovo paradigma, dunque con un rinnovamento; con l’entrata in scena di nuove energie, di una nuova coscienza, di nuovi Raggi, per dirla in termini ‘teosofici’.  Un’energia di Arte, Bellezza, Creatività, di Ordine Cerimoniale e Rituale rinnovato. L’uomo che versa le Acque della Conoscenza che devono lavare via, poco alla volta almeno, la sporcizia e l’Oblio dovuti alle acque di Lete (veicolate in questo tempo dai Pesci), i cui effetti affossano costantemente l’essere umano impedendogli di progredire.

Tenendo in conto ciò osserviamo come dal becco della Fenice, la cui testa è rappresentata dal Tor, sgorghi la Chalice Well, o Sorgente del Calice, la fonte rossa, di connotazione assai femminile, mentre all’interno della fenice, nell’ala destra, vi è la White Spring, di connotazione maschile. Considerando che la Tradizione Avaloniana è assai legata alla Grande Madre noto come la figura riproponga il concetto della Dea ginandrica. La Dea che racchiude in sé entrambe le polarità vitali, in quanto divinità suprema, ma che si manifesta nell’energia di Vita e Creazione la quale non può che essere chiaramente di origine femminile, la cui energia è rappresentata appunto anche dall’acqua.



Arrivati a questo punto si capisce che «la chiave delle tradizioni di Avalon è contenuta nel paesaggio» (4). Infatti, altro elemento da considerare prima di iniziare a connettere il tutto è che «gli schemi geomantici della topografia circostante» formano una «stella a sette punte generata dal diamante delle quattro colline dall’aspetto particolare e caratteristico, il Tor, il Mump, il castello di Cadbury e Hamdon Hill» (5). «A nessun’altra longitudine» sarebbero presenti elementi geomantici, lunari e solari combinati e intersecati “per creare angoli che formano un eptagramma» (6)!
In ambito matematico, geometrico, spirituale ed esoterico, il 7, spesso utilizzato per rappresentare il mistero dell’eternità, è un numero irrazionale ed unico , “Vergine”.
Sette sono le note musicali, la misura di riferimento settimanale, i colori, il tradizionale numero dei pianeti, il numero della Dea Minerva e gli Elhoim...
«Nella simbologia pitagorica, l’eptade rappresenta la piena natura dell’umanità. In essa il triplice corpo spirituale è in combinazione con il quadruplice corpo materiale» (7).


Detto ciò, cucio ora tra loro gli elementi presentati nell’ottica che mi ha portato a scrivere quanto esposto.

Mi pare curioso dunque come l’Isola di Avalon, con i suoi elementi e messaggi geomantici, spirituali ed esoterici intrecciati tra loro puntino verso una direzione specifica... E’ innegabile che la Britannia sia un grande centro magico di potere... ricordo come mi sentivo tra le rovine dei castelli e in quel verde paesaggio, anni fa.
Però forse c’è un motivo se la testa della “Fenice dell’Acquario”, dal cui becco sgorga la Sorgente del Calice (il Calice trae origine dal Calderone - vedi il Calderone della Rinascita di Dagda), come fosse la promessa di un eterno ritorno, guarda ad ovest verso l’Isola del Destino, l’Isola di Smeraldo, Eriu (nome della Dea), il cui Centro Sacrale di quest’Isola Verde fu Tara, nome connesso alla Dea tibetana Tara Verde, altra connessione con il Sacro Femminino. C’è un motivo se l’Acquario presente nella “piccola Irlanda” guarda verso “la grande Irlanda”, quella vera, se questo microcosmo guarda al suo macrocosmo, trascinandosi dietro una enorme varietà ed ampiezza di elementi spirituali e simbolici e connessioni che giungono a ben altre longitudini del pianeta.

Parlo di luoghi che dispongono della più alta concentrazione di rovine megalitiche più alta del pianeta e del cerchio di pietre più grande.

Parlo infine di tutto ciò confidando in un cambio futuro e nella speranza di aver trovato una piccola verità. La speranza nell’arrivo di un segno di Aria, un segno Celeste, di un’era dunque più sottile, un’era fortunatamente in arrivo, un’era nella quale, si spera, tutto ciò che non conta dovrà essere lasciato per puntare invece alla preparazione del mondo in vista dell’arrivo del "Ponte Arcobaleno"...




“Vi doniamo l’Irlanda, ma poiché le nostre mani l’hanno formata non vogliamo abbandonare completamente il paese. Saremo la bianca foschia che avvolge le montagne; saremo la pace che spira sui laghi; saremo il grido di gioia dei fiumi; saremo la saggezza segreta dei boschi. [...] Molto tempo dopo che i vostri discendenti ci avranno dimenticato, udiranno la nostra musica sulle alture soleggiate e vedranno i nostri grandi cavalli bianchi sollevare le loro teste dai laghi di montagna e scuotere la rugiada notturna dalle loro criniere; alla fine sapranno che tutta la bellezza del mondo ritorna a noi, e che le loro battaglie non
sono che un’eco delle nostre.” Tuatha De Danann
“Gli Irlandesi sollevarono i loro visi […] Videro la luce del sole sull’erba simile a fuoco di smeraldo; videro l’azzurro del cielo e la solenne oscurità degli alberi di pino; udirono l’infinito suono dei rami scossi dal vento e delle acque che scorrono, e dietro ogni cosa echeggiava il sacro riso di Brigit.”  - Le meravigliose leggende celtiche, Ella Young
(1); (2); (3); (4); (5); (6); (7): “Avalon – I Sacri Misteri di Artù e Glastonbury”, di Nicholas R. Mann
 Ho trovato un sostegno anche nel testo "Il Vischio e la Quercia" di Riccardo Taraglio

domenica 2 ottobre 2011

Assalto al Tempio di Giove

L'articolo che segue è l'ho tratto dal blog Religio et Pietas, connesso al sito www.patheos.com. Da me tradotto dall'inglese all'italiano.
È una chiara dimostrazione di come queste pedine stiano continuando ad opponersi fermamente ad ogni manifestazione legata all'Antica Tradizione.
Ma la Ruota gira, i tempi fanno il loro corso: non si può fermare il crollo delle tre menzogne monoteiste nel mondo, le quali saranno sostituite, si spera, da un politeismo panteistico, dal Ritorno alla Natura...

___________________________________________________


1 Ottobre 2011, scritto da M. Horatius Piscinus


Le Calende di settembre si sono dimostrate lunghe e piene, e ora altre Calende che scendono su di noi.  

Le Idi (13 settembre) celebrano l'anniversario della dedicazione del Tempio di Giove, Giunone e Minerva in cima al Campidoglio di Roma. È pertanto particolarmente triste apprendere che il Tempio di Giove Perenus che si sta costruendo per la nostra comunità a Poltava, in Ucraina, è stato aggredito la sera di lunedì scorso da un gruppo di Cristiani Ortodossi. Il nostro sommo sacerdote di Giove, Flamen Dialis Corvus Marco è stato ferito mentre difendeva l'altare di Giove ed è stato ricoverato. Ciò giunge dopo la notizia che un altro gruppo cristiano ha attaccato un santuario Romuva in Lituania. Anche qui in Ohio, alcuni anni fa, i cristiani hanno attaccato un santuario che fu eretto da un gruppo CUUPS sulla base di una Chiesa Unitariana a Fairlawn, un sobborgo di Akron. 
Mentre è triste sentire che tali eventi continuino oggi, non è uno shock venirne a conoscenza. Non quando ministri come John Hagey predicano che "La tolleranza è un peccato"; quando Pat Robertson, assieme ad altri, accusa i pagani dell'11 settembre 2001, o quando il Rev. Billingsly, l'ex ministro del Tempio Battista Akron, predicò una volta dal pulpito alla sua congregazione che dovrebbero bruciare sul rogo i pagani. Tale è il volto del "Nuovo Cristianesimo", che abbiamo incontrato ogni giorno, e ora questo è toccato al mio amico Corvus e alla sua famiglia. 

Questa è stata una notizia doppiamente preoccupante per me in questo momento. Sono stato invitato da Corvus a visitare Poltava in agosto, dove, come Pontifex Maximus, stavo per inaugurare due dei nostri nuovi sacerdoti. Sfortunatamente, altri eventi e una mancanza di fondi mi ha impedito di fare ciò quest'anno. Recentemente mi è stato diagnosticato un cancro esofageo. Devo ricevere un intervento chirurgico per rimuovere il cancro lunedì prossimo. Il cancro esofageo è incurabile e fatale, di solito. Tuttavia nel mio caso è stato scoperto molto presto e mi aspetto di sopravvivere senza difficoltà. Eppure, ciò ha sconvolto tutti i piani di viaggio e altre attività religiose alle quali dovevo partecipare, da quando ho ricevuto test, esami, e ora il trattamento. Queste notizie arrivano anche in un momento in cui alcuni di noi verso l'essere registrati come organizzazione di credo in Europa e, quindi, si preparano a chiedere protezione per la Religio Romana e i suoi seguaci in virtù della Carta UE. Forse l'anno prossimo sarò in grado di viaggiare a Poltava per le inaugurazioni dei nostri sacerdoti e, eventualmente, di dedicare il Tempio di Giove Perennus una volta completato.Per coloro che desiderano mostrare il proprio sostegno per la nostra comunità a Poltava, è possibile contribuire al Fondo Tempio su http://prodiis.org/c/pay/

lunedì 12 settembre 2011

L'Invito

Seduto a gambe incrociate sul margine della costa, alta centinaia di metri, Ferdiad, con i capelli agitati dal soffiare senza sosta del vento sotto un cielo incendiato, lo fissò con i grandi occhi azzurro-verdi in modo così penetrante ed intenso da risultare quasi inquietante... E quand'egli ebbe aperto bocca, il tempo si dilatò:

"Ti invito a lasciarti rapire dal fascino sottile che forse si è insinuato in te... Il fascino proveniente da questa terra che sussurra ancora i nomi delle stirpi incantate che sempre hanno nutrito le leggende ed il mistero che tuttavia pervadono certi luoghi e certe parti di noi, nonostante la vuotezza e la superficialità che attanagliano e che fanno sprecare un sacco di tempo in cose che non hanno alcun senso e che, se veramente stiamo a sentire, non colmano nulla ma danno solo provvisorie sensazioni mondane di sensatezza e importanza, seguite poi da un vuoto che nemmeno si vuole contemplare, cercando invece una nuova distrazione, una nuova allucinazione, ripetendolo, ripetendolo e ripetendolo..."

Non vedeva altro che il colore zaffiro e smeraldo dello sguardo che lo stava stregando, come in una qualche sorta d'Iniziazione... E la luce di quegli occhi iniziò a condurre il suo interiore di fronte ad uno scenario abberrante... Ed egli, forse per visioni, forse per sentire, inorridí nella drammatica presa di coscienza  che conseguì e del paradigma che in qualche modo aveva di fronte a sè: una realtà senza veli, cruda, terribilmente arida, moribonda...
Ma non si puo rendere vera comprensione di ciò che non si vive...
Quindi, dopo un tempo indefinibile, Ferdiad riprese a parlare, comunicando contemporaneamente anche a livelli sottili.
Il suo sguardo si fece più dolce e il colore degli occhi assunse tonalità più brillanti e vivaci, trasmettendo un senso di coraggio e sicurezza.

"Forse una voce dentro di te potrebbe finalmente chiedersi: ma allora è in quel tramonto il senso? O nel gioco contrastato di luci nel temporale e nell'odore della terra bagnata? O nel vento d'autunno sotto fronde cremisi e dorate? O forse nell'incantata immobilità del bosco candido in inverno e nelle dolci, inebrianti distese profumate e multicolori della primavera?
E allora dico: perche' non mettersi dunque a cercare? Il viaggio potrebbe essere più lungo, ricco ed intenso di quanto non si sia pensato in precedenza"

Silenzio.
L'anima persa tra le nubi, l'oceano e le colline verdi.

E vento.
Goccioline di pioggia.
Arcobaleno crepuscolare.
Un sorriso sincero.
Erba frusciante.
Il sussurro di un nome...

giovedì 25 agosto 2011

Poesie di Oscar Wilde... Poetiche verità


Premessa: il tutto va letto attentamente...

_________________________________________________

Quei luoghi gentili

"E noi li abbiamo lasciati quei luoghi gentili
Con passo pesante, verso il nuovo calvario,
Di qui osserviamo, come chi allo specchio
Veda il proprio volto,
L'umanità suicida.
Capiamo quali spettri orribili
La mano rossa dell'uomo
Sappia fare sorgere."

 Il poeta potrebbe star descrivendo l'abbondono di una codizione armonica da parte di un gruppo di esseri umani, i quali, amareggiati, percorrendo un cammino aspro, doloroso e cupo, giungerebbero a vedere un "panorama" terribile: la loro stessa specie in una condizione di distruzione, una "umanità suicida".
Tale umanità, tramite la sua condotta, è macchiata d'infamia, vittima totale del Samsara. I suoi atti, i suoi pensieri, il suo modo di essere, tra l'altro, potrebbero essere in simbiosi con l'attività di esseri sottili di basso livello, di larve, o parassiti i quali si nutrirebbero delle energie negative costantemente prodotte negli Inferni di cemento e asfalto. 

Dico per esperienza che tali 'larve' son ben presenti intorno a noi, ed esse, traendo sostentamento dalle energie disarmoniche, ne fomentano ulteriore produzione, in un orrendo ciclo degenerativo. 
Ben asservite al Signore del Tempo Oscuro, che, come supposto in scritti precedenti, potrebbe appunto essere il demone di fuoco Jahveh, tali entità possiamo ritrovarle similmente rappresentate nei "voladores" dei libri di Carlos Castaneda, oltre che nel libro "Il giudizio della Donna" di Ada d'Ariès, in "Poemetto Alchemico", a cura di Davide Melzi, e altri testi.

A proposito di "Poemetto Alchemico", riporto, in conclusione di questo commento, una citazione riguardo al reale significato del termine 'gentile': 
"L'aggettivo "gentile" è un esempio di quella decadenza delle parole che ha portato alla perdita dei sensi originari e più alti.
Con questo termine infatti anticamente non ci si riferiva ad una persona amabile e cortese, o meglio tali significati erano solo secondari ed accessori.
Gentile era chi faceva parte di una gens, cioè di una stirpe di nobili origini, poiché poteva riferirsi ad un antenato di natura divina.
[...]
Tale Gens potrebbe forse essere concepita come una catena costituita da individui che si sarebbero trasmessi, secondo dei rapporti che potrebbero essere equiparati a quelli tra padre e figlio, un'influenza, ovvero una luce, una fiamma di conoscenza, che in origine sarebbe miticamente derivata da una Fonte super-umana, ovvero divina."
_______________________________________________

La grazia in qualche modo

"La grazia in qualche modo, il fiore delle cose sfugge
a noi, i più miseri di tutti, i più infelici.
Noi che per pietà dobbiamo
vivere la vita di altri non la nostra. E poi distruggerla
con tutto dentro. Era ben diverso
quando l'anima e corpo pareva si fondssero
in sinfonie mistiche."

Da tale poesia traspare la sofferenza, l'abbattimento dell'Autore provocata dal vivere in un mondo tanto rozzo ed insensibile.
Dalle ultime tre righe, però, notiamo un'altro ammiccamento a tempi andati, armonici, sottolineando nuovamente il contrasto tra il mondo odierno e quello arcaico.

"Il corpo veniva assai curato, poiché era in stretto contatto con l'anima della persona, oltre che sua espressione fisica, e quindi, essendo, quella pagana, una visione olistica del cosmo, spirito e corpo erano estremamente connessi.
Possiamo perciò pensare ad una tendenza di concepire il corpo come un Tempio dello Spirito. " Rosa Alchemica e il Ritorno degli Immortali (prima parte)


"Per quanto riguarda la ripetuta parola godere, legata particolarmente agli antichi, potrebbe riferirsi  a come i godimenti sottili e fisici fossero considerati (tra gli uomini più nobili) un qualcosa da equilibrare e far coesistere, in un insieme intrinseco, fino a quando non fosse giunto il momento di Trascendere.
Infatti il corpo era considerato come una manifestazione dello spirito e uno strumento di apprendimento e, dunque, da non sottovalutare.
È chiaro che ciò non è il caso delle giustificazioni di coloro che non riescono a far di meno che identificarsi nei soli sensi fisici, sfociando in un basso e limitante materialismo..." Rosa Alchemica e il Ritorno degli Immortali (terza parte)

"... tal follia vien da Dioniso.
Sul doppio giogo delle rupi delfiche tu lo vedrai tra fiaccole di pece, danzar, vibrar, squassare il tirso bacchico" Euripide 
________________________________________________

Noi opprimiamo la nostra natura

"Ma noi opprimiamo la nostra natura, affamati,
Nutrendoci di pentimenti vuoti
-Dio o destino nostri nemici.
Siamo nati troppo tardi, non possiamo
Trovare sollievo in un seme secco di papavero,
Noi, che in un solo battito di tempo
Costringiamo la gioia dell'amore infinito
e il dolce dolore feroce dell'infinito peccato.

Siamo stanchi di questo senso di colpa,
Stanchi della disperazione cruda del piacere,
Stanchi dei templi che abbiamo costruito
e delle preghiere giuste inascoltate.
L'uomo è debole, Dio dorme.
Il cielo è in alto. Una scintilla.
Grande Amore. Morte."     
                                                    dal libro "Pantea"
Il senso del peccato...
Cos'è questa ridicolaggine in nome della quale una miriade di anime si sono abbandonate in balia di impietose tormente di dissoluzione spirituale?
Quelle anime avrebbero sperimentato, vissuto ed appreso a discernere e a capire...
Ma la milizia dei Vampiri è nemica della Gioiosa Unità. Dal loro abisso tendono trappole infami per aumentare il numero di caduti nel loro triste cimitero...

_______________________________________________

Spirito di bellezza

"Spirito di bellezza, resta ancora:
Sono morti i tuoi antichi seguaci,
Ma per qualcuno il tuo riso radioso
Vale più di mille vittorie.
Resta ancora.

C'è qualcuno disposto a consacrarti il suo essere
Rinunciando alle virtù maschili: io, almeno,
Lo faccio, ogni giorno, nutrendomi delle tue labbra.
Perché nei tuoi templi trovo feste ben più sontuose
Di quelle offerte da questa età meschina
Coi suoi nuovi credi così scettici
e così dogmatici."

Rinunciare alle qualità negative maschili è d'obbligo per dare inizio a un nuovo tempo... Ma le Virtù Solari maschili, quelle vanno innalzate e rese potenti per distruggere le nefandezze che lo stesso spirito maschile decaduto ha portato nel nostro tempo, favorendo così il fiorire della Sacra Rosa dalle mani della Fanciulla Eterna...

Spirito di bellezza (seconda parte)

"Spirito di bellezza, resta ancora!
Sebbene mercanti faccendieri
Per vie ferrate la nostra isola guastino
e con le ruote spezzino le membra all'arte
Sì, anche se dalle fabbriche brulicanti
Esce il verme dell'ignoranzza
Che uccide l'anima,
resta ancora!"

Ed ecco che nuovamente si ripropone il tema della modernità che guasta l'armonia antica.
Nessuna Arte positiva ed equilibrata, nessuna comunità giusta o Valori Reali  costuiscono "vie ferrate" e "fabbriche brulicanti", che altro non fanno invece che sviluppare il "verme dell'ignoranza" e mantenere l'essere umano nell'incoscenza e nella morte interiore...

Ma possiamo iniziare un Viaggio, per inseguire danze gioiose sempre più introvabili...