Il canto del vento si faceva intenso... accarezzava la sua pelle bianco-neve e scuoteva i capelli neri... i mulinelli dei Folletti tutt'intorno sollevavano il primo fogliame autunnale, e nella luce del sole pomeridiano i piccoli gorghi colorati si accendevano come aeree torce fatate, tra vermigli, arancioni, gialli e bordeaux...
E quando tra l'erba smeraldina e le fronde fruscianti, tra le nebbie a nord e le nubi veloci echeggiarono nell'aria risate argentine, egli si unì a quelle risa selvagge e gioiose...
Levò in alto le braccia e il suo corpo si trasformò... Le sue vesti a terra lasciarono il posto a una specie di fumana, quasi un fluido vorticante che prese a condensarsi in un qualcosa di ben più minuto...
Piume nere con alcuni riflessi blu e verdi, occhi scaltri; il Corvo Imperiale cantò in maniera particolarmente poderosa per un comune individuo di quella specie...
Spiccò il volo e nel cielo terso d'Irlanda, sopra immensi prati, laghi e boschi nuotò nel blu e tra le nubi veloci fino a quando si posò nel ramo di un nocciolo accanto ad un vecchio cottage...
... “Sai ragazzo, essenzialmente, non si tratta di graziose creaturine
vittoriane, ne di chissà quali proiezioni mentali, di preconcetti o stati
animici e immaginazioni, o spiritelli impulsivi senza intelligenza, angeli
caduti, Dèi rimpiccioliti, morti non battezzati e fesserie varie...”, disse l’anziano
uomo al suo ospite, nel vecchio cottage irlandese in cui si trovavano, mentre questi
sfogliava un libro sul folklore irlandese e britannico; e riprese:
“Si tratta di Gente Nobile, Aristocrazia, Bellezza spesso
fatale, grazia, potere, fascino, grande conoscenza, poesia... Eredi degli Dèi.
E’ un Popolo Magico e la Magia è un meraviglioso mistero e
aroma vitale che né voglio né posso descrivere in parole. Per questo ti posso
solo dire che essi sono una razza intermedia tra noi e gli Dèi, ovvero che
hanno una realtà sia fisica che non fisica, ma hanno una loro forma, un corpo,
un’identità certo ben più chiara della nostra... Bah! Vedi?! Rimango
dell’opinione che è meglio non parlare troppo di queste cose!
In quest’isola, da qualche parte, c’è ancora traccia di un
Mondo Incantato che persiste... Ma è un mondo tra i mondi.. ce ne sono altri di
differente consistenza e caratteristica... alcuni molto “rarefatti”... Attento quindi
ai tuoi pellegrinaggi.”
S’accinsero dunque ad incamminarsi verso la cittadina
quando, dopo una mezz’ora, scorsero un gruppo di persone vocianti.
L’anziano commentò:
“Quelle persone vanno al circolo di pietre con la testa piena
di preconcetti, una gran presunzione e la sola base di libri, tanti o pochi che
siano, giusti o errati...
Oh, se sapessero da dove giunse la Conoscenza dei Druidi...
Se avessero visto anche solo alcuni attimi certe radiosità non starebbero certo
là con i loro mantelli, trucchi, piercing e tatuaggi, chiamandosi con nomi
mitici e leggendari gonfiandosi nei loro personalismi...”
L’espressione severa dell’anziano uomo si posò sul ragazzo,
e in alcuni attimi si fece strada un sorriso e poi una risata che fece vibrare
di una strana luce i limpidi occhi verdi:
“Ha ha ha! Che trovino pace e chiarezza anche loro e che
stiano bene! Andiamo ragazzo, oggi c’è
un mercatino che non ti puoi perdere!”
Nella quiete ventosa e soleggiata di quella domenica mattina
d'autunno, il ragazzo, camminando accanto all’anziano, vide con la coda dell’occhio
un luccichio agitarsi tra le pieghe dei vestiti colorati dell’uomo. Con estrema
discrezione tentò di dirigere lo sguardo in quel punto. Nel momento che il
pendente guizzò fuori nuovamente, il ragazzo notò che trattava di un Triskele,
ma non appena lo stupore e l’emozione gli si stavano affacciando nel viso fu
trapassato da un’altra, sgomenta sensazione: era un'illusione o per uno o due
secondi il volto dell’uomo era improvvisamente diventato giovane? Un volto
fiero, con un che di femmineo ed una chiara emanazione di grande forza.
Tuttavia fu un momento, lo strano anziano ancora era quello
di sempre...