Premessa: ciò che segue vuole essere un puro commento personale che non toglie la stima che nutro verso quei ripropositori del Druidismo oggi. Capisco anche che la giusta divisione tra Druidismo antico e Druidismo moderno. Il mio commento è dunque espresso come sottolineatura, seppur personale, a tali concetti.
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Dice Emma Restal Orr (del
British Druid Order):
"[...] il Druidismo, essendo una tradizione orale e una spiritualità pagana, celebra il processo inarrestabile del cambiamento.
Perché la natura non è mai la stessa: gli elementi sono in continuo movimento, creando sempre nuove realtà. I cicli del cielo, delle stagioni, i nostri corpi, le maree degli oceani, tutte queste cose ci dimostrano il perpetuo moto di cambiamento della natura.
Se facessimo esattamente ciò che facevano i Druidi di 2500 anni fa, la stagnazione ci porterebbe al decadimento. Cosa rimane uguale? "
Io penso che il decadimento sia avvenuto, ed abbia portato alla progressiva disgregazione del Druidismo, 'grazie' al cambiamento in peggio che c'e' stato, un cambiamento verso un modo d'essere sempre piu' preda del caos, dell'artificialita' e della disarmonia, come Eta' del Ferro (l'ultima delle quattro eta') detta d'altronde.Quindi mi parrebbe un discorso eccessivamente a favore dei druidi moderni, pur essendo personaggi che rispetto e, comunque, apprezzo.
"I vari popoli nelle loro tradizioni trovano ispirazione in diverse ere e paesaggi, ma allo stesso tempo danno continuità alle tradizioni in molti modi.
Per quanto mi riguarda, attraverso il linguaggio e la bellezza della mia pratica spirituale, io sento che l’elemento focale del Druidismo è rimasto con noi. Era con i sacerdoti delle nostre terre 5.000 anni fa, e mormora con forza nella voce dei Druidi di oggi; è la relazione sacra tra noi e la natura.
Il mio concetto di Druidismo è l’ascolto dello spirito, degli avi, l’avanzare passo passo con cautela, ed offrire la mia creatività con coraggio, sincerità ed umiltà.
Ciò che udivano i Druidi millenni fa, in qualche modo è presente ancora oggi: - esatto, in qualche modo -scende la stessa pioggia, gli stessi mari si frangono contro le coste, si respira, si ride e si piange immersi nella stessa aria. Tuttavia le loro vite erano diverse, le necessità della terra; la gente, gli dei erano diversi, e ciò dà un senso di come la religione sia cambiata."
Ora, so che potrei risultare sconvenientemente poco simpatico, ma non riesco a trattenermi dal dire che mi suscita un po' di ilarità leggere che la natura sia esattamente la stessa dei millenni passati, dopo che abbiamo violentato e sporcato in tutti i modi, anche se non nego che la magia delle atmosfere antiche si possa ancora trovare in certi luoghi naturali e in certe situazioni... Ma che gli Dèi siano diversi mi pare un'affermazione un po' azzardata.
"Oggi promuoviamo delle campagne per impedire che una strada venga costruita attraverso un’antica foresta; gli antichi Druidi avrebbero aiutato a decidere il giusto percorso di quella strada."
Attraverso l'antica foresta, non credo proprio...
"Oggi come allora i sacerdoti ascoltano gli spiriti della natura e la voce degli avi.
Solo una piccola minoranza nella comunità Druidica mondiale vorrebbe avere una sorta di “continuità” col passato. Tuttavia, essi devono scegliere solo ciò che possono ricreare, e rassegnarsi a lasciar perdere ciò che non potrebbe essere accettabile alla cultura moderna."
In rispetto alla signora, mi esprimo in modo più approfondito: visto la condizione esistenziale innaturale e decadente che ormai è al centro della vita quotidiana e che afferra (chi più, chi meno) la maggioranza degli individui, si può forse afferamare che la società umana ha progressivamente reciso il suo contatto con la dimensione magica e spirituale identificandosi negli stessi obrobri artificiali che crea nel corso della sua esistenza, nonché nella grande banalità e aridità che sono alla base della sua vita quotidiana.
Ciò per dire che un uomo o una donna che segua una Via iniziatica legata alla Natura e agli Dèi non può che arrivare a renderlo via via più naturale e Reale, e dunque in ferma e naturale opposizione, o disinteresse, a molti aspetti che la 'cultura' moderna accetta e riconosce.
In piu' un Druido passava 20 anni di apprendistato prima di arrivare ad essere uno di coloro che vedono lontano, un sapientissimo, nonché una intensa selezione e, non ultima, l'Iniziazione...
Chi pratica oggi questo tra i vari 'druidi'? Chi riceve l'insegnamento iniziatico antico? Chi viene Iniziato ai misteri degli Dèi da un sapientissimo?
Non nego a priori che ciò abbia totalmente cessato d'esistere (non si potrebbe nemmeno) e di essere una possibilità, ma nemmeno, dunque, un qualcosa di facile da trovare, anzi...
Per il resto, trovo però giusto dire che dipende anche dalla propria storia individuale e che, dunque, alcuni potrebbero ancora cogliere, o ritovare in se stessi "l'elemento focale del Druidismo" nel corso della loro ricerca... Perché sì, esso è rimasto ancora presente negli antichi siti dei nostri Antenati... E si potrebbe anche supporre che il coglierlo e il maneggiarlo nuovamente potrebbe essere legato al sorgere di un particolare tipo di memoria e conoscenze sopite legate a esitenze precedenti avvenute in tale contesto e forse, dunque, alla presenza di una sensibilità sufficientemente fuori dal comune...
"Dopo tutto, - continua Emma - non molti nella nostra cultura vorrebbero realmente vedere le teste dei nostri “nemici” decomporsi lentamente appese alle pareti dei templi! Addirittura, lo stesso concetto di “nemico” mi suona superato, basato sulla stessa attitudine comportamentale che ci ha condotti alle Guerre del Golfo, e che risolve ben poco."
Beh, riguardo alle teste (che comunque erano mantenute nell'olio) era prassi della classe guerriera e avrebbe avuto un particolare significato anche se non è questa la sede per parlarne.
Sinceramente non piacerebbe nemmeno a me vedere lo spettacolo (se non si tratta di un'altra delle alterate storie dei personaggi classici atte a intimorire soldati e plebe e a dar loro motivo in più di conquista, come storia insegna) ma non ha a che vedere con i Druidi.
Il concetto di nemico, putroppo, non mi pare affatto superato, lo dimostrano i fatti.
Ma spero che poco alla volta ci usciremo.
"La natura fluisce, le società cambiano. Ma il Druido ascolta il canto degli Spiriti, come ha sempre fatto."
Si... e per quei pochi che potrebbero ancora dirsi Druidi o quasi tali mi dico d'accordo.
Ribadisco dunque, in modo più approfondito, che bisogna avere l'Elemento Focale del Druidismo in sé o sennò, da PURI e FORMALI STUDIOSI o RIEVOCATORI o RICOSTRUTTORI ben poco si può ottenere di veramente prezioso, rispetto a quegli ipotetici e rari individui che, in contatto con gli Alti Splendenti, e forse con qualcuno che ancora la sa lunga, sono detentori di Conoscenze Arcane.
Poche storie personali, dunque, possono forse per ora tenere tra le mani una verità celata.
Infatti, solo perché si vive nell'ignoranza non è giusto fare tabula rasa per quanto concerne la continuità di certe cose, le quali possono benissimo, per via dell'"indignazione" da parte, di ipotetici Druidi o Gens Magica rispetto all'obrobriosa opera di spiriti (umani inclusi, e forse pedine) negativi e/o incoscienti che stanni erodendo il mondo, continuare ad esistere celate perfettamente tra la massa e ancor meglio ritirate in certi luoghi inaccessibili e/o disabitati (o poco antropizzati).
Anche in Alchimia vige la legge del Tacere e del Velare. "... la presenza di una chiusura o di un "Sigillo d'Ermete" è considerata veramente importante, poiché esso impedirebbe a ciò che sta fuori, e cioé alle falsità, alle artificialità, alle passioni ed alle disarmonie che pullulano nel mondo storico, e che sarebbero facce diverse del grande Caos o Nulla che appunto oggi potrebbe dominare ogni aspetto della vita individuale e collettiva, di agire sulla Materia ermetica. Invece grazie al Sigillo, alla salda 'porta' ermeticamente chiusa, sarebbe forse possibile mantenere la Materia che deve essere lavorata in uno stato tale da rendere possibile l'operare su di essa con la necessaria calma ed il necessario distacco", infatti il Nulla "potrebbe cercare con tutte le sue forze di ostacolare, di sviare, di arrestare l'Opera che si fosse intrapresa al fine di svincolarsi rispetto a tutto ciò che è storico e profano". Tratto da "Poemetto Alchemico" di Davide Melzi, Edizioni della Terra di Mezzo.
Di certo, dunque, se ancora vi è qualche Druido della vecchia linea di certo non si esibirà tanto facilmente, anzi.... Se è destino, sarà la propria storia personale a rivelare la Verità... grazie forse anche a quelle tre Dee che i nostri Antenati conoscevano bene... ma non è detto che tutti meritino i Fili d'Oro che Esse detengono... La Ricerca è emozionante considerando che il Pegno finale potrebbe veramente essere un Tesoro..